Antonio Di Maria è il nuovo presidente della Provincia di Benevento. L’esito era scritto: il sindaco di Santa Croce del Sannio partiva con gli assoluti favori del pronostico e ha rispettato persino la percentuale (poco sotto il 60%) che gli addetti ai lavori (ai quali le elezioni sono state riservate sia per la campagna elettorale che per il voto) davano come la più accreditata. Il sostegno della strabordante maggioranza di Mastella è stato decisivo, ma Di Maria si è imposto in tutte le fasce demografiche e sin dalla mezzanotte, quando erano stati scrutinati solo i comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti, il trend non ha lasciato adito a dubbi: dignitosa la ‘prestazione’ del rivale del Pd Damiano che però non ha mai dato l’impressione, né prima né durante, di poter impensierire il vincitore designato e poter impedire il ritorno del centrodestra alla guida della Rocca, a vent’anni dall’abdicazione di Roberto Russo. Vittoria netta ma incompleta: a gennaio il secondo round Ha trascorso la notte di Halloween – per lui da brividi ma di letizia – alla Provincia e aver brindato alla vittoria con gli sponsor politici del suo successo, primo tra tutti Clemente Mastella ma anche l’amico Giorgio Nista, Luigi Barone e gli ex alfaniani di Ap, lo stato maggiore di Forza Italia (selfie col responsabile organizzazione Ciccopiedi e vigorosa stretta di mano con il coordinatore Domenico Mauro) la vecchia guardia della stessa Forza Italia (Di Maria si è sentito spesso in campagna elettorale con l’ex coordinatore azzurro Fernando Errico che lo ha convintamente appoggiato), il coordinamento di Fratelli d’Italia, esponenti di area Lega come l’ex sindaco di Cerreto Pasquale Santagata. Insomma la larga coalizione che lo ha portato ad attuare ‘la reconquista’ della Rocca da parte del centrodestra.
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