Storie che non vorremmo mai raccontare ma che purtroppo vengono a galla sempre con decisiva e spaventosa preoccupazione. Quella constatata ieri è una di quelle piaghe che ha radici in tutta Italia: rifugi abusivi che nascono nell’indifferenza di chi amministra e dei cittadini. Si parla di due strutture adibite illecitamente a concentramento di cani, la prima allestita con reti e cucce fatiscenti in un campo di proprietà dove 21 cani erano costretti a stabulare nel fango, senza cibo e acqua, la seconda allestita in una proprietà privata a 200 metri dalla prima, dove i cani erano detenuti tra rifiuti, pedane marce, stracci e sporcizia seppur in aree non ristrette.
L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia