Palazzo Mosti e i consiglieri, il giallo dei portatili

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Il ‘giallo’ dei computer portatili. In tempi in cui le spese delle amministrazioni pubbliche sono passate al setaccio, in un Comune dissestato in cui sarà anche la magistratura contabile a fare le pulci ad ogni minima spesa, anche questo può rappresentare un fatto amministrativo di rilievo. E’ accaduto che qualche tempo fa al presidente Luigi De Minico giungesse la richiesta di attivare il voto elettronico in Consiglio comunale. Più rapido, più moderno, più hi tech (anche se in Lombardia l’esperimento ha mostrato parecchie falle, mai fidarsi troppo della tecnologia..). Il problema però è semplice: non si trova più l’attrezzatura per votare con dispositivo elettronico, nonostante fosse stata acquistata dal Comune già all’epoca della prima consiliatura di Fausto Pepe. Il dato oggettivo è che di più di quaranta portatili, oggi non ne restano che due a disposizione dell’Ente. La questione è stata sollevata ieri durante la Conferenza dei Capigruppo.

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