Per ‘affrontare’ il progetto dell’Alta Capacità Napoli-Bari il Comune acquisisce la consulenza di Legambiente e si servirà delle competenze ambientali e tecnologiche dell’Università del Sannio. E contestualmente l’Esecutivo ha risposto alle critiche dell’opposizione: “Abbiamo evidenziato a Italferr sette fossi iemali omessi nella progettazione definitiva e facenti parte della rete scolante verso il fiume. Sono stati anche percorsi gli allacciamenti e le intersezioni con le strade ed in modo particolare si è preso atto della possibilità reale di abbassare di circa 2 metri il terrapieno che ospiterà in binario”.
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