Malumore e ansia dopo l’approvazione in Consiglio comunale di Avellino del documento unico di programmazione e al suo interno della messa in liquidazione del teatro Gesualdo da parte dei dipendenti della prestigiosa istituzione culturale punto di riferimento nazionale e non solo locale.
Rivolta alle istituzioni ed al commissario ad acta che presto sarà nominato per il teatro la lettera aperta dei dipendenti che sono senza stipendio ormai da ben sedici mesi e ciò nonostante hanno consentito che le attività del polo teatrale proseguissero regolarmente come se nulla fosse e proseguiranno nel loro impegno almeno per i prossimi due mesi per consentire la già programmata esibizione di quindici scuole tersicoree della Campania.
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