Che l’argomento Puc fosse destinato a restare al centro del dibattito politico era cosa nota fin dalle prime battute della campagna elettorale di maggio 2016.
Accusato dal gruppo LiberaMente di utilizzare strumentalmente l’adozione del nuovo piano urbanistico per fini elettorali, il sindaco D’Orta e la sua compagine, respingevano al mittente le insinuazioni, vantando invece le proprie capacità amministrative nell’aver sostituito il vecchio Prg (Piano Regolatore) datato 1985. In effetti, l’ter procedurale avviato nel 2014, con il progetto preliminare lasciava presagire tempi brevi di attuazione, con tanto di audizioni pubbliche di cittadini, operatori economici e organizzazioni sociali e culturali, e vista anche la pubblicazione sul Bollettino Regionale nel maggio 2015.
Dopo tale data, come previsto dalla normativa, ben 148 cittadini hanno potuto presentare ‘osservazioni’, ossia richieste di modifiche o integrazioni al Piano, che di fatto ne hanno rallentato i lavori di approvazione e sollevato molti dubbi sulla normativa di riferimento da adottare in questo momento di ‘transizione’ tra vecchi e nuovi parametri.
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