Campagna referendaria, volantinaggio al mercato

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Partita ieri la mobilitazione nelle piazze e nelle strade della Cgil sannita per la campagna referendaria relativa ai due quesiti sopravvissuti al vaglio giurisdizionale quello sui voucher e l’altro sugli appalti lavoro. Banchetto e volantinaggio ieri al mercato regionale di Santa Colomba. Sulla postazione principale il segretario provinciale Rosita Galadiero e a fare volantinaggio diversi segretari di categoria tra cui Giannaserena Franzé di Fp Cgil, Vincenzo Delli Veneri segretario organizzativo di Flc Cgil, Luciano Valle segretario di Flai Cgil, Francesco Felace di Fiom Cgil, Giseldo Rossi di Slc Cgil e tanti altri sindacalisti a distribuire volantini sui due referendum.
La mobilitazione in strada è cominciata ieri ma quella organizzativa già era partita ad inizio mese adesso sarà la volta delle assemblee nei luoghi di lavoro oltre che del volantinaggio nelle strade e nelle piazze che proseguirà.
Aperta ieri la sede della Camera del Lavoro di Benevento per una serie di iniziative dedicate alla campagna referendaria. Nella presentazione della campagna referendaria il segretario Galdiero spiegò che i due quesiti referendari su voucher e appalti lavoro “sono molto sentiti nel Sannio, nel beneventano c’è stata una crescita abnorme nell’utilizzo dei voucher e non solo nel terziario ma anche in agricoltura ed edilizia e anche dalle pubbliche amministrazioni”. Problemi anche sugli appalti lavoro per il segretario provinciale con diritti dei lavoratori “compressi”. Lo scopo della Cgil è di arrivare “ad una rivisitazione ampia nel senso di aumentare diritti e tutele per i lavoratori con il disegno di legge presentato al Parlamento per iniziativa popolare con la Carta dei diritti universali del lavoro”. Prosegue insomma l’impegno del sindacato sul fronte referendario così come sul piano locale sulle diverse vertenze lavoro nel capoluogo e nella provincia. Programmata per domani dalle 10 la manifestazione corteo lungo Corso Garibaldi, con concentramento davanti Palazzo Paolo V per manifestare sulle conseguenze del dissesto del Comune sulle diverse categorie di lavoratori direttamente o indirettamente interessate.

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