Sarà ripulita l’epigrafe sul Ponte di S. Maria della Libera

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L’associazione Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio aveva invitato, nei giorni scorsi, la competente Soprintendenza a volere intervenire, in tempi brevi con il proprio personale specializzato, per rimuovere la scritta «oscura» lasciata da mano sconosciuta a deturpare l’imponente epigrafe posta nel 1780 sul Ponte di S. Maria della Libera, fatto costruire da Pio VI e sul quale, il 5 settembre 1860, a conclusione della dominazione pontificia, l’ultimo delegato Odoardo Agnelli ricevette l’onore delle armi. Alla sollecitazione è seguito l’intervento dell’istituzione competente. In data 25 maggio 2017 , il Soprintendente Salvatore Buonomo, ringraziandola «per la sensibilità dimostrata per il caso in specie», ha scritto alla associazione e, per conoscenza, al Sindaco di Benevento, al Comando provinciale dei Carabinieri e all’Ufficio Archeologico di Benevento, comunicando “di aver già provveduto ad incaricare proprio personale per la rimozione della superficie epigrafica dell’imbrattamento avvenuto con bombolette spray”. Nel contempo, ha invocato “sinergie tra i soggetti istituzionali coinvolti nel percorso di tutela e valorizzazione”. Al Comando provinciale dei Carabinieri, unitamente al Comune di Benevento, è stato richiesto, “nei limiti delle possibilità, di intensificare l’attività di sorveglianza territoriale allo scopo di reprimere e scoraggiare possibili ed ulteriori atti vandalici nei confronti dei monumenti di cui la città di Benevento è ricca”. Nella lettera di vivo ringraziamento al solerte responsabile della Soprintendenza Archeologica belle arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento, a cui si promette costante collaborazione, il Presidente dell’associazione Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio, Alfonso Bosco, si è detto sicuro che “anche le Autorità interessate al problema per la fase esecutiva di rimozione delle scritte forniranno tutta la collaborazione, al fine di restituire celermente a cittadini e turisti il godimento di un reperto storico e archeologico di notevole valore”.

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